Gabriele Basilico. Da Istanbul a Shanghai

La mostra presenta due ritratti urbani nei quali lo sguardo del fotografo agisce come “un sensibilissimo sismografo”, registrando i cambiamenti e le trasformazioni del tessuto urbano (dal testo di Ludovico Pratesi).

Le due grandi metropoli sono entrambe alle prese con un movimento umano incessante, sono entrambe in bilico fra passato e presente, fra Oriente e Occidente, fra abitudine, resilienza, tradizione e lo slancio persino violento verso il futuro tecnologico. La visione del fotografo è sempre lenta, pensata; il tempo e l’attesa sono elementi centrali, sono i protagonisti invisibili di ogni immagine.